Da alcuni anni la Confraternita del Raboso Piave sta partecipando attivamente al Progetto pluriennale di Cooperazione Internazionale allo Sviluppo della Provincia di Treviso denominato "Treviso for Armenia".
Scopo primario del progetto è quello di rinsaldare ed ampliare gli antichi rapporti di amicizia e collaborazione culturale ed economica fra il Veneto e l'Armenia, in particolare contribuendo con corsi di formazione, trasferimenti di know-how e scambi di esperienze alla rivitalizzazione e ammodernamento della antichissima tradizione della vitivinicoltura armena.
Con questo progetto si sono anche gettate le basi per l'attuazione di una interessantissima iniziativa di lungo periodo, fortemente voluta e sostenuta anche finanziariamente dalla Confraternita del Raboso Piave e cioè una coltivazione sperimentale congiunta Italo-Armena, dal suggestivo nome " Viti di Noè dall'Ararat al Piave", che prevede la coltivazione di vitigni ancestrali armeni "Areni" nel Comune di Vazzola e di "Raboso Piave" in Armenia, che verrà lì prodotto secondo i tradizionali metodi armeni e l'antichissimo sistema di maturazione del vino in anfore.
Questa coltivazione sperimentale è attuata sotto la supervisione ed il controllo dell'Istituto di Ricerca CREA-VIT di Conegliano per la parte italiana e dello Scientific Center for Enology, Fruit Growing and Winemaking di Merdzavan per la parte armena, con la collaborazione della Scuola Enologica G.B.Cerletti di Conegliano e della Confraternita del Raboso Piave. Ad essa è collegata anche una ricerca scientifica congiunta CREA-VIT / ISTITUTO di MERDZAVAN sul DNA e le parentele genetiche fra le viti ancestrali armene ed i vitigni autoctoni del Veneto.
Questo progetto di grande valore non solo scientifico ma anche simbolico ha già dato i primi risultati, infatti in data 22 luglio 2016 nell'Aula Magna della Scuola Enologica Cerletti di Conegliano, alla presenza di Autorità, Docenti, Viticoltori della Confraternita del Raboso Piave e rappresentanti dei Viticoltori Armeni appositamente invitati, è stato presentato il primo vino Arenì frutto, è proprio il caso di dirlo, della coltivazione a Vazzola. In questa occasione una vite del vigneto di Arenì di Vazzola è stata dedicata alla famosa scrittrice e saggista di origine armena Antonia Arslan che con i suoi capolavori ha fatto meglio conoscere in Italia la tragedia del Genocidio Armeno, di cui proprio in questi anni ricorre il centenario e le sofferenze della successiva diaspora del Popolo Armeno.